La pertinentizzazione nelle nuove versioni dei siti del “Corriere della Sera” e della “Repubblica”
Abstract
Questo articolo esamina la nuova versione dei siti del “Corriere” e della “Repubblica”, in particolare del primo, che si distingue per un deciso sviluppo della pertinentizzazione, cioè della qualità delle relazioni tematiche tra gli articoli.
La verticalità
Nel febbraio del 2005, a pochi giorni di distanza, prima “Repubblica” poi il “Corriere” hanno pubblicato una nuova versione del loro sito. A un primo sguardo, il sito del “Corriere” sembra ora decisamente ispirato a quello della “Repubblica”, dando sulla home page molto spazio verticale alle notizie del giorno. Mentre prima venivano pubblicati solo tre-quattro strilli in un box non molto spazioso compreso tra la fotografia relativa alla notizia principale e il box dei lanci d’agenzia dell’ultima ora (figura 1), ora le notizie sono:
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ospitate lungo la verticalità della pagina;
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composte da:
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titoletto della sezione a cui appartengono (es. Economia);
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titolo (linkato all’articolo);
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sottotitolo;
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nome dell’autore (non sempre);
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eventualmente link ad altri articoli strettamente collegati e altrettanto recenti, se non addirittura successivi (figura 2).
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Qui finiscono le somiglianze tra il sito del “Corriere” e quello della “Repubblica”. Mentre il primo realizza, nelle pagine interne, una pertinentizzazione concettualmente molto evoluta, mostrando una decisa evoluzione nel modo di intendere l’editoria web, “Repubblica” mantiene inalterate le caratteristiche della pertinentizzazione della versione precedente.
Limiti logici
Concentriamoci sul “Corriere” e riprendiamo l’analisi della logica della home page. La home page del sito del “Corriere” ha una barra di navigazione verticale, a sinistra (quella della “Repubblica è orizzontale, in alto). La barra è composta dalle sezioni News, Opinioni, Multimedia, Speciali, Salute, Rubriche, Servizi, Corriere. A loro volta, ognuna delle sezioni è suddivisa in sotto-sezioni [nota 1], il cui titolo è cliccabile e dà accesso alla prima pagina della sottosezione. Questa barra presenta due limiti gravi.
Il primo limite è che i titoli delle sezioni non seguono una logica coerente. Infatti:
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News e Opinioni definiscono il tipo di articolo (cronaca o commento);
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Speciali e Rubriche si riferiscono alla classificazione del formato editoriale delle notizie. Salute è uno dei temi che potrebbe essere trattato in uno Speciale o in una Rubrica;
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Multimedia, Servizi e Corriere non hanno nulla in comune tra loro né con le precedenti (tranne Corriere che parrebbe sovraordinato a ogni altra classificazione).
Il secondo limite, che può essere causa ma anche effetto del primo, è il disordine logico della disposizione delle sotto-sezioni. Di questo disordine, possiamo cogliere due aspetti:
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la ripetizione del titolo della stessa sotto-sezione in luoghi diversi della pagina (non solo nella barra);
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l’incongruenza logica della collocazione di una sotto-sezione.
Un esempio della presenza contemporanea di entrambi i problemi è il forum italians di Beppe Severgnini, che si trova:
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come sotto-sezione di Opinioni;
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a rotazione con altri forum e rubriche, nel riquadro sopra il titolo principale, tra il riquadro Meteo e il riquadro ViviMilano (nell’immagine sono visualizzati altri forum: TeleVisioni di Aldo Grasso e FegizFiles di Mario Luzzato Fegiz).
Ma, oltre a essere sotto-sezione di Opinioni, italians ne è anche sotto-sotto-sezione, essendo uno dei forum raggiungibili dalla sotto-sezione Forum.
L’indice delle sotto-sezioni
L’elenco degli errori logici o delle contraddizioni interne alla logica di classificazione potrebbe continuare, ma consideriamo piuttosto gli aspetti positivi di questo sito, anche perché, in un certo senso e fino a un certo punto, riescono a compensare il navigatore che dagli errori potrebbe restare disorientato.
Quando il navigatore clicca su una delle sotto-sezioni delle sezioni News, Opinioni, Speciali e Salute (che sono quelle che contengono il corpus principale degli articoli) giunge su una pagina che è l’indice degli articoli pubblicati sul sito [nota 2] (eccezione: Idee in fumo che non è una sotto-sezione ma un articolo solo). Questo indice è gestito in modi diversi a seconda della sezione, ma quel che conta è che esso presenta gli ultimi articoli pubblicati secondo un criterio coerente: nel caso del “Corriere” il criterio è l’ordine cronologico discendente, ottimo per un quotidiano. L’indice, per quanto ovviamente limitato rispetto alla pressoché infinita quantità di informazioni di cui un giornale come il “Corriere” dispone, ha un pregio notevolissimo: con un solo clic dalla home page fa vedere al lettore quel che c’è, e nello stesso tempo anche quel che non c’è. Non esiste un modo più rapido di rivelare il contenuto di una sotto-sezione.
Varrà la pena di notare che l’indice non è una novità di questa versione: c’era anche nella versione precedente. Ma rispetto a quelli della versione precedente, gli indici della nuova versione presentano un’efficacissima novità: il box Flash 24 Ore con selezionate solo le news relative a quell’argomento (figura 3, news Esteri).
La mappa ragionata
Dall’indice, si giunge al contenuto con un solo altro clic (cliccando sul titolo dell’articolo). Quando si giunge su un articolo, si possono trovare sulla corsia verticale destra della pagina fino a tre box (figura 4), nell’ordine seguente:
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Strumenti. Contiene le opzioni Versione stampabile, I più letti, Invia questo articolo. Questo box è l’unico sempre presente;
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un banner pubblicitario;
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lo spazio che contiene i link agli articoli correlati.
Concentriamoci su quest’ultimo spazio, che io definisco ‘mappa ragionata’ [nota 3]. La mappa ragionata è una risorsa molto utile per il navigatore che, dopo aver letto un articolo, intende approfondire quell’argomento. Senza mappa, il navigatore dovrebbe nuovamente cercare materiali interessanti. Con la mappa, ne ha a disposizione alcuni, e dunque può stabilire con il sito un’interazione basata sui contenuti.
La mappa ragionata c’era anche nella versione precedente del sito del “Corriere”, ma in questa nuova versione è stata potenziata. Infatti, mentre nella versione precedente venivano segnalati nella mappa solo articoli che erano stati pubblicati nella medesima sezione dell’articolo corrente, nella versione attuale la mappa segnala articoli pubblicati in qualsiasi sezione del sito e anche, talvolta, in altri siti. In altri termini, la mappa segnala gli articoli non sulla base della loro posizione nel sito, cioè non sulla base del criterio di classificazione, bensì sulla base della loro rilevanza, cioè secondo un criterio più ‘intelligente’ di selezione degli articoli interessanti. Infatti, non si può escludere che un articolo, per esempio, della sezione Politica non sia collegato a un articolo della sezione Esteri (come mostra la sequenza: figure 5; 6; 7, 8; 9), e non si può nemmeno escludere che quell’articolo della sezione Esteri sia più rilevante di tutti gli altri articoli della sezione Politica che pure sono pertinenti a quello corrente. In casi del genere, il vincolo della classificazione riduce le opportunità informative. La pertinentizzazione trasversale rispetto alle sezioni, invece, valorizza le informazioni ed è molto positivo che sia stata implementata in un sito autorevole proprio dal punto di vista editoriale.
Tuttavia, la pertinentizzazione nel sito del “Corriere” ha ancora alcuni limiti:
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non è molto diffusa: la maggioranza degli articoli ne è priva;
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la definizione dell’articolo a cui la mappa rimanda coincide con il titolo originale dell’articolo;
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la mappa rimanda esclusivamente ad articoli pubblicati precedentemente a quello corrente, consentendo solo una navigazione a ritroso nel tempo.
Questi limiti sono in parte giustificati dal fatto che il “Corriere” pubblica un numero enorme di notizie, e con altissima frequenza; e che, appunto, pubblica notizie, cioè informazioni soggette frequentemente a rapida obsolescenza. Ma i siti che non hanno queste caratteristiche, per esempio i siti istituzionali, dovrebbero:
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definire il link delle pagine a cui si rimanda in modo utile per il lettore che abbia letto la pagina corrente;
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creare pagine libere da vincoli temporali, sequenziali ecc, cioè da legami che la contestualizzano in modo preciso, cioè in modo da impedirle di essere compresa qualora venisse decontestualizzata e ricontestualizzata in un ordine diverso;
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aggiornare la mappa di una pagina con l’indicazione delle pagine pertinenti pubblicate successivamente.
Per ottenere questi risultati mi pare necessario un passaggio che i sistemi di pubblicazione automatica tendono a evitare: la validazione umana. In altri termini, il recupero dal database delle pagine pertinenti e la loro selezione in base a determinati filtri devono essere verificati ‘manualmente’ prima che i risultati siano inseriti nella mappa e l’articolo sia pubblicato. Se questo passaggio non viene compiuto, il rischio che vi siano errori, incongruenze, oscurità, lacune oppure un eccesso di articoli segnalati nella mappa è molto alto e, se si verifica anche uno solo di questi rischi, l’efficacia della pertinentizzazione diminuisce.
I siti che puntano sulla pertinentizzazione conferiscono alla navigazione un’interattività non banale: il navigatore procede di contenuto in contenuto attraversando sezioni senza nemmeno accorgersene, cioè senza doversi preoccupare di conoscere la struttura del sito. La quale proprio grazie alla pertinentizzazione può almeno in parte ovviare agli errori logici della classificazione per argomenti (che sono molto diffusi in Internet e sono spesso molto più gravi di quelli che abbiamo visto sul sito del “Corriere”).
I limiti della “Repubblica”
Rispetto alle profonde differenze concettuali tra la vecchia
e la nuova versione del sito del “Corriere”, le novità della
nuova versione del sito di “Repubblica” riguardano soprattutto l’aspetto.
Sulla navigabilità, invece, “Repubblica” non ha operato un
deciso passo avanti, anzi, piuttosto segna un passo indietro. Vediamo rapidamente
perché.
In primo luogo la barra di navigazione è eccessivamente ricca di pulsanti,
tanto è vero che in questa versione è disposta su due righe (figura
10). alla ridondanza si aggiungono:
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la perlomeno dubbia chiarezza del significato di alcuni pulsanti (Radio, Cronologia, Week-In);
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l’incoerenza semantica del nome dei pulsanti (per esempio, cosa tiene insieme Politica e Week-In?);
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l’incoerenza logica della loro sequenza (es.: perché Lavoro sta tra Video e Cronologia?). Va poi notato che la sequenza dei pulsanti della seconda riga cambia quando si è all’interno della sezione Video (Politica, Cronaca, Esteri, Arte, Motori, Week-In, Scuola e Università, Foto, Video, Lavoro, Cronologia, Meteo, Viaggi);
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la mancanza di senso della diversa colorazione che assumono quelli della prima riga (che sono su sfondo bianco) rispetto a quelli della seconda (che sono su sfondo azzurro).
In secondo luogo, le prime pagine delle sezioni non rispondono alla medesima logica:
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assomigliano alla home page di un sottosito le prime pagine delle sezioni Sport, Tecnologia e Scienze, Spettacoli e Cultura, Lavoro, Arte, Week-In;
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sono elenchi analoghi a quelli del sito del “Corriere” (e a quelli della precedente versione del sito della stessa “Repubblica”) le prime pagine delle sezioni Economia, Politica, Cronaca, Esteri, Scuola e Università nonché Cronologia, che non è una sezione bensì l’elenco generale degli articoli pubblicati nel sito, ordinati cronologicamente, appunto;
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gli elementi dell’interfaccia editoriale sono instabili [es. in alcune sezioni c’è il box con le news (come nel sito del “Corriere”, selezionate rispetto alla sezione) in altre no].
In terzo luogo, la pertinentizzazione non è trasversale alle sezioni. Come nella precedente versione del sito, vengono correlati solo gli articoli pubblicati nella medesima sezione dell’articolo corrente. Nella mappa ragionata, poi, finisce quasi invariabilmente anche l’articolo corrente, anzi talvolta è addirittura l’unico articolo ‘suggerito’ (figura 11) (l’autoreferenzialità del link vale anche per il pulsante Homepage che si trova ed è attivo anche sulla barra di navigazione della home page).
Conclusioni
Il “Corriere” dimostra che rinnovare il sito può essere un’opportunità da cogliere non solo superficialmente, compiendo operazioni di make up, ma profondamente, per conferire alla comunicazione web caratteristiche uniche, tipiche, che non è possibile realizzare in contesti editoriali diversi, nei quali l’interattività non esiste o è molto limitata.
Se non riuscirà a distinguersi per alcune profonde caratteristiche
peculiari, la comunicazione web rimarrà a mezza strada tra un’interattività
cognitiva sempre promessa e un’interattività banale, basata sul
mero gioco di clic avanti e indietro, che ancora caratterizza ancora la grande
maggioranza dei siti, soprattutto istituzionali.
Note al testo
Nota 1:
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Per esempio, quelli della sezione News sono: Cronache, Politica, Esteri, Economia e Finanza, Spettacoli e Cultura, Sport, Scienze e Tecnologie, ViviMilano, italian Life [torna al testo]
Nota 2:
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Val la pena ricordare che si tratta di articoli diversi da quelli pubblicati nell’edizione stampata messa a disposizione anche on line, ma in un’altra parte del sito [torna al testo]
Nota 3:
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Ho usato per la prima volta questa espressione in Alcune considerazioni sul concetto di pertinenza informativa nei siti web (in "italiano scritto", luglio 2003); ne ho poi discusso approfonditamente nel libro Progettare e scrivere per Internet (Milano, McGraw-Hill, 2005), in particolare alle pp. 100-110 [torna al testo]